Descrizione
HY500 TECO-CHILLER REFRIGERATORE
Refrigeratore alta resa con risparmio energetico
HY500 TECO-CHILLER REFRIGERATORE per idroponica ad alta tecnologia riconosciuta al livello internazionale che garantisce prestazioni elevate, con una basso livello di rumorosità, ma con un alto coefficiente di rendimento COP (Coefficient Of Performance) e con un notevole risparmio energetico.
Il Chiller HY500 è un refrigeratore per idroponica dal design innovativo, caratterizzato da una struttura solida e dalle dimensioni compatte, adatte anche a spazi ristretti.
L’impostazione delle funzioni è facile ed intuitiva grazie al display e la lettura della temperatura è precisa. Il range di settaggio 18-22°C (64 – 72°F). Grazie all’innovativo convogliatore le unità sono adatte a essere collegate alla grow box.
Se installato dentro la grow box, il refrigeratore rappresenta un supporto all’espulsione del calore dall’ambiente interno. Manutenzione del filtro d’aria facile e rapida.
Dati Tecnici:
- Alimentazione: 230V-50Hz (altre alimentazioni disponibili su quantità)
- Potenza Elettrica Raffreddamento: 220 W
- Gas Ecologico:R134a
- Flusso d’Acqua Min. e Max.: 400 lt/h – 800 lt/h
- Volume Vasca: fino a 500 lt (temp. acqua 20°C – temp. ambiente 30°C)
- Dimensioni: mm. 310 x 310 x 440 (h)
- Dimensioni: in. 12.2 x 12.2 x 17.3 (h)
- Peso: 16,5 kg / 36.4 lb
- COP (Coefficient of Performance): 1,7
_ IMPIANTO IDROPONICO CONSIGLIATO
LO SAPEVI CHE?
La misurazione della temperatura risale a tempi antichissimi.
ll primo antenato dei termometri vide la luce nel III secolo a.C., grazie allo scienziato greco Filonedi Bisanzio. L’apparecchio in questione, detto termoscopio, sfruttava le variazioni della densità dell’aria indotte dai cambiamenti di temperatura (studiate anche da altri scienziati antichi). Fu riproposto in epoca moderna dal fisico e astronomo italiano Galileo Galilei (1564-1642).
Il prototipo galileiano era costituito da un’ampolla dotata di una lunga cannula che, dopo essere stata scaldata tra le mani, andava immersa a testa in giù in un recipiente colmo d’acqua. Togliendo le mani dall’ampolla, e privandola così del calore da loro prodotto, l’aria all’interno tendeva a comprimersi, consentendo all’acqua di salire lungo la cannula; il liquido scendeva invece rapidamente allorché il contenitore veniva riscaldato, a causa dell’espansione dell’aria. In pratica, il variare del livello dell’acqua segnalava il mutare della temperatura esterna, senza però determinarla numericamente.