- 31 Maggio 2019
Fertilizzanti indoor: i migliori per la coltivazione a terra
- Tempo di lettura: 6 min
Fertilizzanti NPK, organici e minerali, da utilizzare nelle fasi vegetativa e di fioritura: scopri i nostri consigli per far crescere piante sane e produttive!
- Nutrimento delle piante: come avviene
- Quali sono le sostanze che trovi nei fertilizzanti
- Organici e minerali: la differenza tra queste tipologie di fertilizzanti
- I brand e loro schemi di dosaggio: Atami, Canna, Biobizz, Plagron e molti altri
- Vegetativa e fioritura: quali fertilizzanti usare in queste fasi

Quali fertilizzanti indoor usare per la coltivazione a terra? A cosa servono azoto, potassio e fosforo? Qual è la differenza tra concimi organici e concimi minerali? Se tutte queste domande affollano la tua mente, sei nel posto giusto.
Scopri le nostre risposte, maturate in anni di esperienza: parleremo di come avviene il nutrimento, delle sostanze necessarie al sostentamento delle piante, dei fertilizzanti organici e minerali e, infine, del loro uso nelle diverse fasi di crescita delle piante.
Il nutrimento delle piante: come avviene
Tutti gli elementi chimici che consentono ad una pianta di vivere e crescere sono contenuti in acqua, aria e suolo. Le piante, infatti, prendono le sostanze nutritive dal substrato e, in misura minore, dalle foglie. Possiamo definire un terreno “fertile” quando riesce a soddisfare appieno tutte le necessità delle piante; spesso nella coltivazione indoor questo non succede (poiché la pianta si trova in un ambiente non naturale) e dunque devi intervenire con i fertilizzanti.
Per le piante le sostanze fondamentali sono tre: carbonio, idrogeno e ossigeno.
- Carbonio: serve per formare le molecole organiche, fra cui amidi e cellulose. Le piante lo assimilano dal biossido di carbonio che trovano nell’aria, trasformandolo in carboidrati.
- Idrogeno: prelevato dall’acqua, è fondamentale per il ciclo di fotosintesi degli zuccheri, i principali elementi di crescita per le piante.
- Ossigeno: assorbito da acqua e aria, consente la respirazione cellulare e la fotosintesi. Nella fase diurna le piante producono zuccheri ed emettono ossigeno, mentre in quella notturna lo richiedono per assimilare gli zuccheri.
Insieme ad azoto, fosforo e potassio, questi tre elementi sono i macronutrienti consumati in grande quantità dalle piante. Si trovano nei tessuti vegetali in percentuali da 0.2% a 4.0%; vengono trasportati continuamente dalla linfa nelle diverse parti della pianta, a seconda delle necessità di crescita e fioritura.
Per una corretta assimilazione è fondamentale controllare il pH del substrato: se non è ben bilanciato può bloccare le sostanze, impedendo alle piante di nutrirsi. Per la coltivazione a terra ti consigliamo inoltre di regolare il pH del substrato tra 6,2 e 6,5.
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Le sostanze apportate dai fertilizzanti: azoto, potassio, fosforo e altre
Oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, le piante hanno bisogno di numerose sostanze nutritive, tra cui azoto, potassio, fosforo, calcio e magnesio.
Scompensi o eccessi di queste sostanze provocano danni alle piante, che si manifestano con variazioni nell’aspetto e nei colori. Quando concimi, dunque, presta attenzione al dosaggio: solamente così la tua coltivazione indoor in terra sarà produttiva.
Fertilizzanti NPK: azoto, fosforo e potassio per le piante
Azoto, fosforo e potassio sono conosciuti come i fertilizzanti NPK: a cosa servono?
- L’azoto (N) per le piante svolge molte funzioni: in particolare è fondamentale per la fotosintesi e la produzione di clorofilla e per la crescita. Controlla dunque la sua quantità: se manca l’azoto, le piante non crescono bene, diventano deboli, con foglie ingiallite e avvizzite; viceversa, se è presente in eccesso, la fioritura indoor avviene in ritardo, le piante diventano più fragile e si manifestano più facilmente malattie o infestazioni.
- Il fosforo (P) serve per trasmettere e accumulare energia chimica, per la crescita delle radici e per la fioritura. Anche in questo caso ti consigliamo di dosare il nutrimento: una carenza di fosforo porta a foglie piccole e fragili e steli sottili, con un conseguente ritardo sulla fioritura; un eccesso di fosforo, invece, impedisce alle piante di assimilare altri minerali e nutrienti.
- Il potassio (K) aiuta ad assorbire l’acqua, regolandone il trasporto e i processi vitali. Le tue piante potranno così sviluppare tessuti forti e una buona resistenza. In caso di carenza di potassio, le piante si indeboliscono; in caso di eccesso, la concentrazione salina aumenta, mentre si riduce la presenza di micronutrienti come il magnesio. Con un fertilizzante ad alto tenore K riuscirai a ripristinare il corretto livello di potassio.
Fertilizzanti a base di calcio e magnesio
Il calcio è un’altra sostanza da controllare per il corretto nutrimento delle piante: è indispensabile per un raccolto di successo. Quali sono le sue funzioni? Il calcio aiuta l’assorbimento di altre sostanze nutritive, mantiene la struttura delle cellule e partecipa alla fotosintesi.
Mantieni sempre un equilibrio: alle piante manca calcio se noti piccole macchie marroni o giallognole sulle foglie, oppure quelle più giovani crescono curve o con la forma irregolare. Al contrario, se la concentrazione è troppo elevata, sulle foglie appaiono grandi macchie marroni (sintomo della clorosi).
Oltre al calcio le piante necessitano anche di magnesio, per l’assorbimento dell’energia luminosa e per la fotosintesi. Con una carenza di magnesio le foglie più vecchie e di età media ingialliscono, con macchie irregolari di color bruno-ruggine.
Altre sostanze: sali minerali, rame, zinco, ferro, zolfo
Oltre ai macronutrienti (idrogeno, carbonio, ossigeno) e ai fertilizzanti NPK (azoto, potassio, fosforo) le piante necessitano dei micronutrienti, ovvero altri elementi chimici che le aiutano nella loro crescita, presenti nei tessuti vegetali in quantità inferiori allo 0.02%.
Quali sono questi nutrienti, necessari per concimare le piante? Sali minerali, rame, zinco, ferro, boro, manganese e zolfo. Una buona miscela di terriccio possiede già una quantità sufficienti di tutti questi elementi; li trovi anche nei normali fertilizzanti, che puoi acquistare nel nostro negozio di prodotti per coltivazione indoor.
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Fertilizzanti organici e minerali: la differenza

Fertilizzanti organici e minerali forniscono al terreno le macro e micro sostanze: utilizzandoli potrai far crescere le piante in modo sano.
La principale differenza tra le due tipologie di concimi riguarda il modo in cui le sostanze vengono rilasciate e assorbite. Nonostante queste diversità, ti consigliamo di integrarli, dosandone il livello a seconda delle necessità delle piante e seguendo le tabelle delineate dalle varie marche di fertilizzanti sul mercato.
I fertilizzanti organici: produzione, vantaggi e impiego
I fertilizzanti liquidi e biologici e gli ammendanti del suolo rilasciano elementi che le piante assorbono nell’arco di alcune settimane. Vengono prodotti da processi naturali di decomposizione di origine animale o vegetale. Ti consigliamo di impiegarli per la preparazione del terreno, poiché aiutano a bilanciare l’equilibrio chimico.
Quali sono i vantaggi dei concimi organici?
- La nutrizione parte dalle radici, garantendo dunque piante di miglior qualità.
- Il concime è naturale, dunque non distrugge l’equilibrio del terreno.
Ci sono anche degli svantaggi: l’odore che emanano è sgradevole (e quindi più individuabile) e soprattutto non puoi sapere con precisione quali sostanze sono presenti nel composto.
I fertilizzanti minerali: produzione, vantaggi e impiego
I fertilizzanti minerali vengono prodotti senza carbonio e posseggono, in percentuali diverse, azoto, fosforo e potassio. Si disgregano facilmente a causa dell’umidità: le tue piante li assimileranno velocemente.
Quali sono i vantaggi di questi concimi?
- Sono molto efficaci nel breve periodo, poiché le piante li assorbono facilmente. Dunque favoriscono la crescita rapida delle piante.
- Ogni confezione indica con precisione la suddivisione percentuale delle sostanze contenute: questo ti dà la sicurezza di sapere con quali elementi nutri le tue piante.
- Questi concimi ti consentono di realizzare delle miscele con quelli organici, creando così fertilizzanti organo-minerali.
- Arricchendoli con elementi secondari, i fertilizzanti minerali prevengono le malattie e integrano le carenze naturali del terreno.
- Sono inodore: questo li rende adatti anche in ambienti chiusi, come appunto le coltivazioni indoor.
Presta però attenzione al dosaggio: il rischio dei fertilizzanti minerali è l’eccessiva fertilizzazione che porta a una crescita squilibrata per le piante.
I brand di fertilizzanti: Atami, Biobizz, Canna, Plagron e molti altri
Numerosi sono i marchi di fertilizzanti indoor presenti in commercio. La maggior parte delle aziende produce sia fertilizzanti minerali che organici, mentre alcune di recente si sono specializzate nel biologico. L’offerta è ampia e spazia dai fertilizzanti adatti anche ai principianti fino ai prodotti consigliati ai più esperti.
Tabella di dosaggio di Plagron, Biobizz e degli altri marchi
Di seguito trovi i brand più noti presenti del nostro assortimento.
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I fertilizzanti da usare nelle fasi vegetativa e fioritura

Le piante necessitano quantità di sostanze nutritive diverse a seconda della fase in cui si trovano, ovvero fase vegetativa o fase di fioritura, soprattutto se si coltiva in substrati artificiali. Per concimare correttamente una pianta usa fertilizzanti e stimolatori, consentendo così una crescita sana e forte alle piante.
Quando concimi regola le proporzioni dei tre principali elementi (azoto, fosforo e potassio) prestando attenzione alla composizione dei fertilizzanti per indoor.
Fertilizzanti in vegetativa
Durante la fase di crescita vegetativa le piante hanno bisogno di un elevato apporto di azoto e uno medio di fosforo e potassio. Come regola generale, considera che la quantità di fosforo dovrebbe essere circa la metà dell’azoto, così come quella del potassio.
In questa fase puoi impiegare inoltre stimolatori per le radici, che aiutano le piante a far crescere le radici, ancorandosi al terreno.
Fertilizzanti per fioritura e stimolatori
Nella fase di fioritura indoor, invece, ti consigliamo di ridurre i livelli di azoto e di aumentare quelli di fosforo. Mantieni inalterati i livelli di potassio stabiliti in fase vegetativa.
In questa fase, puoi utilizzare anche stimolatori di fioritura di natura organica o minerale. Aumentando il metabolismo gli stimolatori fan sì che la pianta assorba livelli di nutrimento maggiori.
In conclusione, fai crescere piante sane e produttive scegliendo con attenzione i fertilizzanti: nell’attrezzatissimo magazzino del nostro grow shop per Lecco, Monza e Como trovi le migliori marche per concimi organici e naturali.
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